
Mentre è scattato lo sciopero del trasporto pubblico locale a Roma (un comunicato dell'agenzia per la mobilità rende noto che sono chiuse tutte le linee della metropolitana (A, B e C), nonché la ferrovia Termini-Giardinetti e quella Roma-Lido, ed è attiva con possibile riduzione di corse" la linea Roma-Viterbo ed e' "attivo con possibili riduzione di corse" il servizio di bus e tram),
il segretario della Cgil Susanna Camusso - in campo per i diritti dei lavoratori pubblici e privati contro il Jobs act e la legge di stabilita -
ha già tuonato: "L'emergenza che ha questo paese si chiama lavoro. Bisogna fare politiche perchè il lavoro ci sia ma non può essere un lavoro qualunque senza diritti e senza professionalità".
In testa al corteo di Torino,e assieme alla Uil, ha poi aggiunto che "deve essere quello che il Paese investe su lavoro e sulla sua qualità".
Quanto alle
adesioni, che non sono state totali, si dice dispiaciuta che non ci sia la Cisl, augurandosi che cambi idea "perché il messaggio di non provare a cambiare queste scelte è un messaggio di rassegnazione, e noi pensiamo che il Paese non abbia bisogno di rassegnazione".
In prima fila il leader Uil
Carmelo Barbagallo e il segretario di Roma e Lazio Claudio Di Bernardino.
Nota di colore. Ad aprire il lungo e affollato serpentone colorato che da piazza dell'Esquilino arriverà a SS Apostoli, lo striscione unitario che sintetizza lo slogan della protesta: "Così non va. Abbiamo proposte concrete per cambiare l'Italia".