
Tiziano Renzi, padre del presidente del Consiglio Matteo, è indagato per
bancarotta fraudolenta dalla procura di Genova. Un’indagine che era stata
avviata da tempo e collegata al fallimento di una società di distribuzione di giornali.
In passato aveva ricevuto un avviso di prosecuzione delle indagini e dunque l’iscrizione nel registro degli indagati risale verosimilmente a diversi mesi fa.
La società era fallita nel 2013, quando il padre di Renzi l’aveva già ceduta a un imprenditore genovese. L'inchiesta è seguita dal pm Marco Ayroldi e seguita in prima persona dal procuratore aggiunto Nicola Piacente.
La bancarotta viene contestata ad altre tre persone, ex amministratori della società. L'avviso di garanzia notificato a Tiziano Renzi coincide con la richiesta di proroga di indagini al Gip.
Roberta Bossi giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Genova, ora, ha disposto un supplemento di indagini a carico di Tiziano Renzi, padre del premier.
Il pm invece aveva chiesto l'archiviazione.
"Si tratta di accertamenti che non daranno sorprese, essendo tutto documentabile e privo di ogni rilievo di carattere penale", ha detto l'avvocato Federico Bagattini, difensore di Tiziano Renzi.