
La procura di Palermo ha annunciato, al termine dell'udienza del processo per la trattativa tra Stato e mafia, la volontà di ascoltare la testimonianza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla ripresa del dibattimento, dopo le ferie estive.
La Corte ha annunciato che scioglierà la riserva che era stata formulata il 28 novembre 2013 sulla sollecitazione rivolta da talune parti "affinchè rivaluti il provvedimento di ammissione della testimonianza di Napolitano".
Prendendo atto che il pm ritiene ancora utile la testimonianza del presidente della Repubblica, il procuratore aggiunto Vittorio Teresi ha comunicato anche che alla ripresa dei lavori citerà come teste l'ex segretario
Dc Ciriaco De Mita.
Il pm Nino Di Matteo, ha infine comunicato il deposito, a partire dal 21 luglio, di attività integrativa di indagine.