

Dal voto di scambio elettorale passando per furti, scippi e rapine: da oggi pene più severe. Montecitorio ha dato il via libera alla maggiorparte delle modifiche dell’articolo 416 ter del codice penale che prevedono un giro di vite sulle pene: da un minimo di 6 a un massimo di 12.
E’ stata la mediazione della presidente della Commissione Giustizia, la dem Donatella Ferranti, con i rappresentanti della magistratura a trovare il punto di caduta nel termine di un anno secco per i reati di mafia e terrorismo; mentre tre mesi per gli altri reati, prorogabili fino a 6 nel caso di inchieste particolarmente complesse e su richiesta al Procuratore generale della Corte d’Appello che decide con un decreto motivato. Maggioranza e opposizioni si sono mostrati compatti, a differenza dei 5S che hanno chiesto tempo per presentare subemendamenti al testo della maggioranza. Così il voto finale probabilmente slitterà alla prossima settimana, a meno che l’Aula non acceleri già entro la fine della giornata.
Il giro di vite su furti in casa, scippi e rapine ritocca i minimi delle pene previste, che salgono da 1 a 3 anni per i furti in abitazione, da 3 a 4 per la rapina. A chiedere l’inasprimento delle pene era stata la Lega, dal momento che non era previsto nel ddl governativo. Non a caso i parlamentari leghisti hanno twittato: “Quando il governo ci segue, fa cose giuste”.
LuBi