

di
Micaela Del Monte.Ieri è stato il giorno dei funerali delle vittime del devastante ciclone in Sardegna, e al tempo stesso è stato proclamato il lutto nazionale e regionale.
Lacrime dunque, ma anche tante contraddizioni.
Il premier
Letta infatti subito dopo il ciclone sardo aveva definito l'accaduto un "
evento straordinario", ma
straordinario in termini giuridici determina l'
imprevedibilità dell'evento e dunque la
difficile imputazione di responsabilità umana.
Il tempo dirà, poi, come questo si declinerà in riferimento al risarcimento dei danni.
C'è un
Letta/
1 e un
Letta/
2: quello della strage di
Lampedusa che è stata causata da un "
errore umano", e quello che parla di catastrofe naturale e come tale incontenibile.
Ma poi ci sono altre questioni, come quella dell'edilizia.
Un problema, quello delle costruzioni, che non riguarda solo la Sardegna. Si sa, spesso condoni e permessi vengono rilasciati senza una vera e propria analisi del territorio...
Ed è ovvio che edificare ed abitare in determinate zone sia pericoloso: un esempio lo rappresentano gli immobili nei pressi del
Vesuvio, così come quelli presenti sugli
argini di alcuni fiumi.
Quindi, continueremo a doverci confrontare con questa realtà, perché finché ci limiteremo a definire una strage come quella sarda un evento straordinario senza assumerci le responsabilità del caso, finiremo a ripetere questo tipo di errori all'infinito.