
Se la ‘mina’ Berlusconi non esploderà prima di mercoledì come i falchi-gufi del Pdl si augurano, sul tavolo di Letta c’è un dossier strategico da chiudere: il dl lavoro. Faccia a faccia preliminare coi sindacati: segnali positivi sul fronte del fare. Stamani tra l’attesa della sentenza Ruby e il caso del ministro Idem (da chiarire in un modo o nell’altro in giornata, anche se sembrano sempre più vicine le dimissioni), a Palazzo Chigi si è fatto qualche passo in avanti.
La notizia annunciata da
Cgil, Cisl e Uil è di quelle attese dal mondo produttivo: azioni sull’occupazione giovanile con incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato e garanzia a “giungere rapidamente” alla definizione del tema esodati. Sono le coordinate che il premier avrebbe declinato nel vertice con
Camusso, Bonanni e Angeletti. Dopo la manifestazione di sabato a Roma, la mossa di Palazzo Chigi, in linea con l’agenda governativa che ha tra le parole-chiave lavoro e giovani, i leader della
Triplice tornano a sollecitare azioni concrete, pur apprezzando le anticipazioni di
Letta in vista del
Cdm di mercoledì.
Resta da capire cosa c’è in dettaglio nel provvedimento che
Palazzo Chigi sta approntando, soprattutto sul versante della copertura economico-finanziaria. Ma soprattutto bisognerà vedere se e quali effetti avranno sulla stabilità dell’esecutivo un’eventuale condanna del
Cav. nel processo
Ruby e l’ipotesi del passo indietro del ministro Idem al centro delle polemiche. Questo, nella peggiore delle ipotesi. Nella migliore, il tempo stringe e tutti gli annunci del governissimo sul versante ripresa, lavoro e crescita ora devono tradursi in fatti. Per non restare un libro dei sogni.