

In Siria nessuno può vincere la guerra e la prosecuzione del conflitto
porta solo distruzione, come dimostra il caso di Palmira, l'antica città siriana finita nelle mani dello Stato islamico (Isis) che starebbe facendo strage di uomini e sta mettendo a rischio gli antichi monumenti.
L'ha detto oggi l'alto rappresentante della politica Estera Ue
Federica Mogherini, come riportato da
Askanews, nel ricevere a Roma
il premio dell'Ispi dedicato a Boris Biancheri.
"L'alternativa a un ordine cooperativo non è la vittoria della propria parte. Basta guardare alla Siria. Davvero qualcuno può pensare di uscire vincitore da quella guerra? Se si continua a combattere, nessuno può aspettarsi marce trionfali: solo cenere e rovina, e morti e distruzione. Come in queste ore drammatiche a Palmira", ha spiegato Mogherini.
"L'alternativa a un ordine cooperativo - ha continuato - è la disgregazione degli stati attuali, il trionfo del terrorismo, uno stato di costante guerra civile. E non possiamo permettercelo. La nostra gente - che siano europei, arabi, africani o asiatici - non se lo può permettere".
Ha concluso poi spiegando che non siamo dinanzi a un conflitto tra religioni, ma a uno scontro interno all'Islam.