
Tanto è stato detto, tanto è
stato fatto che alla fine la cosddetta “marijuana legale” è arrivata anche in
Italia, precisamente al Dois Shop di Palermo.
Grazie a percentuali molto basse
di Thc , pari a 0,58%, e di Cbd, il 7%, il nuovo ritrovato di cannabis,
definito anche light, annullerebbe i tradizionali effetti psicotropi pur
mantenendo lo stesso odore e lo stesso sapore della cannabis “tradizionale”. Ed
in 2 giorni è stato record di vendite: ben 640 grammi e i restanti 240
consegnati al negozio, locato nei pressi del Teatro Massimo, sono già stati
prenotati.

Un boom di vendita dettato parzialmente
anche dalla curiosità, come ha rivelato uno dei commessi della rivendita alla
stampa: “La comprano per provarla perché ha lo stesso odore e lo stesso sapore ma
non dà l’effetto ‘sballo’. Ma ci sono stati anche clienti che l’hanno vista e
poi hanno deciso di non comprarla.” Tuttavia, nonostante il sostanziale
annullamento degli effetti “collaterali”, come precisato anche nella
descrizione impressa sulla confezione – "pura infiorescenza femminile di
Cannabis Sativa, coltivata naturalmente senza l’impiego di alcun additivo
chimico, selezionata e recisa a mano per ottenere la massima qualità. L’essicazione
avviene in maniera naturale e non è forzata per mantere il massimo dei
contenuti di oli essenziali” – il ritrovato non sarà venduto né ai minori di 18
anni, né online, come previsto in un primo momento, quando il profilo Paypal
del rivenditore è stato letteralmente travolto dalle richieste di transazione,
a tal punto da bloccare il conto stesso. E poi c’ anche un altro aspetto da non
trascurare, come sottolinea il titolare del negozio, ovvero l’importanza, per
non incorrere in “malintesi penali” con le forze dell’ordine, di esibire lo
scontrino d’acquisto, che testimoni la natura “light” del prodotto.
Al momento è disponibile all’acquisto
solo la versione “Eletta campana”, ma dal mese di ottobre verranno immesse nel
mercato nuove varietà “con meno semi e fiori più compatti”, come precisato dal
titolare del punto vendita. Attualmente l’acquirente potrà invece acquistare il
prodotto in un numero massimo di 4 o 5 confezioni (8 grammi ciascuna) al prezzo
di 17 euro.
Quel che resta da capire è se la
commercializzazione della cannabis light costituirà un veloce fenomeno di
costume o se contribuirà effettivamente a risolvere l’eterna diatriba tra
favorevoli e contrari all’utilizzo della sostanza, grazie alla sua natura di “compromesso”.
Quel che è certo, al momento, come emerge da uno studio condotto da Gps-Italia
in collaborazione con il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del
Consiglio, su un campione di soggetti di età compresa tra i 15 e i 64 anni,
anonimamente intervistati nel 2010, è il progressivo allontanamento dal consumo
mano a mano che l’età del soggetto aumenta. I dati rivelano inoltre che solo il
22% della popolazione ne ha fatto uso almeno una volta nella vita, percentuale
che scende al 5 per chi ha rivelato di averla assunta nell’ultimo anno. Il
consumo di cannabis infine, in base ai dati raccolti, sarebbe maggiormente
diffuso tra la popolazione maschile con percentuali pari al 16,5% nella fascia
d’età compresa tra i 15 e i 24 anni (rispetto al 10,6% delle donne) e 12,5%
nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni (rispetto al 7,1% delle
donne).
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