

Obiettivo: “Con questa iniziativa vogliamo recuperare il tempo perduto, svelenire il clima e costruire un luogo di confronto dove ridiscutere con serenità e apertura ascoltando i suggerimenti del territorio”. Tradotto: riallacciare il filo del dialogo coi sindaci e relativi Comuni della Va di Susa che dicono no alla grande opera. Domanda: ma non poteva pensarci prima? Anche perché se il ministro da un lato conferma che la realizzazione dell’opera “non è in discussione e si deve fare”, dall’altro Delrio si dice pronto a “a discutere di come farla nel modo migliore”. Dunque, tanto valeva parlarsi prima. Tant’è.
Il via libera al tavolo di confronto è arrivato al termine dell’incontro tra lo stesso ministro, il sindaco di Torino Piero Fassino, il commissario straordinario della Torino-Lione Paolo Foietta, e venti primi cittadini della Val di Susa con in testa il presidente della Comunità montana Valsusa Sandro Plano.
Si comincia a parlare la prossima settimana: in agenda, infatti, è già segnata la prima riunione. I lavori del tavolo tra i favorevoli e contrari affiancherà quelli dell’Osservatorio. Resta da capire se alle parole seguiranno i fatti. E quali fatti. A Intelligonews non sono sfuggite le parole del premier Matteo Renzi che il 20 maggio 2013 diceva: “
La Tav Torino-Lione? Non è un’opera dannosa, ma inutile. Sono soldi impiegati male”. Parole riportate in tempo reale, sul sito dei No Tav. E non è un caso.
LuBi