
Iniziata la conferenza stampa di Paolo Gentiloni. Tra i primi argomenti affrontati il lavoro, quello "a tempo indeterminato è in crescita" ma "c'è ancora molto da fare per chi ha meno di 40 anni".
A PALAZZO CHIGI 15 GIORNI
"Giorni molto impegnativi
per me, ma anche entusiasmanti perchè, per chi fa il mio lavoro,
servire istituzioni è appassionante". Dei suoi primi giorni a
palazzo Chigi ricorda anche il passaggio con l'ex premier: "Il governo nasce all'indomani delle dimissioni di Matteo
Renzi provocate dalla sconfitta referendaria. Quel risultato non si
cancella e noi lo abbiamo ben presente, ma non deve cancellarsi anche
il lavoro che ha fatto il governo Renzi. Cancellarlo o relegarlo
nell'oblio sarebbe un errore". Intanto via libera del Consiglio dei Ministri, secondo quanto si apprende, al decreto Milleproroghe, il consueto provvedimento di fine anno. All'odg anche la nomina dei sottosegretari e dei viceministri del governo.
TERRORISMO
Nell'era della sfida del terrorismo
"l'Italia deve essere fiera", avendo garantito livelli di sicurezza
"in momenti complicati", come per il Giubileo, quando "sulla copertina
della rivista del Daesh appariva la cupola di San Pietro. Fortuna?
Certo, ma c'è stato anche il lavoro degli apparati e degli organi
dello Stato".
TERREMOTO
La ricostruzione delle zone terremotate è la priorità dell'azione del governo. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nel corso della conferenza stampa di fine anno. "Il susseguirsi della scosse successive - ha premesso Gentiloni - non ci ha fatto rendere conto della gravità e dell'estensione del terremoto che non ha precedenti recenti". "Adesso c'è la fase più difficile e che oltre ad Amatrice, Accumoli, Arquata e ai centri più danneggiati c'è il cratere allargato che coinvolge centinaia di migliaia di persone. C'è il problema del lavoro, della ricostruzione, dell'agibilità dei centri abitati - ha concluso Gentiloni - e saranno le nostre priorità".
RIFORME
"Il governo proseguirà la strada delle
riforme: non abbiamo finito e soprattutto non abbiamo scherzato". Lo
dice il premier Paolo Gentiloni alla conferenza stampa di fine anno.
"Il percorso delle riforme, per il tempo che avremo a disposizione per
lavorare, andrà avanti" e questo, specifica, "non è un mio puntiglio"
ma la continuità serve al Paese.
PIL
''L'economia è cresciuta, seppur a un
tasso che vorremmo più elevato''.
RUSSIA
"Noi dovremo cercare di utilizzare la
presidenza del G7" sul punto delle centralità del Mediterraneo "perchè
da mare nostrum non diventi mare nullius" e poi "dovremo cercare di
usare la presidenza del G7 per contribuire a relazioni diverse con la
Russia. L'Italia può volgere un ruolo in questo. Si tratta di
togliere, se ci sono, idee di ritorno a cornici ideologiche tipiche
della guerra fredda che non hanno alcun senso nella situazione
attuale".
LEGGE ELETTORALE
"Per questo riguarda la legge elettorale,
più che dire quello che faremo, insisteremo su quello che non faremo:
una proposta di legge elettorale del governo. Penso sia adeguato al clima politico del Paese - ha aggiunto - che la
legge elettorale venga da un confronto tra i gruppi politici e i
partiti in Parlamento. Naturalmente il governo, anche tramite il
ministro dei Rapporti con il Parlamento, farà la propria parte per
facilitare questo dialogo".
Tuttavia "il governo - ha concluso Gentiloni - non mancherà, se la
situazione andasse troppo per le lunghe, di ricordare che un sistema
democratico deve avere delle norme elettorali pienamente funzionanti e
utilizzabili".
BANCHE
Il decreto legge salva risparmio ''può
essere oggetto di discussione'' con l'Ue ''ma non è nulla che metta in
qualche modo in discussione la tranquillità e la rilevanza del nostro
intervento. Ci sarà una dialettica'' sul
percorso di risanamento, previsto dal piano industriale ma ''abbiamo
fatto, a mio parere, il giusto e sicuramente il necessario''.