

Lo avevamo scritto meno di sette giorni fa:
il numero 80 sta rischiando di diventare una maledizione per il Segretario del Partito Democratico.
Se infatti il
bonus voluto da Matteo Renzi rientra nelle voci relative al suo Governo, questo numero
per quanto riguarda il partito rischia di diventare un incubo.
Dopo la
batosta delle primarie in Emilia Romagna che ha visto recarsi alle urne oltre l'80% di cittadini in meno, è sempre questa la percentuale di iscritti al partito che manca rispetto allo scorso anno.
Come anticipato da
La Repubblica, sarebbero
meno di centomila le persone che hanno deciso di rinnovare o avere per la prima volta la
tessera del Partito Democratico. Nulla rispetto ai 539.534 del 2013, con gli anni precedenti sempre intorno al mezzo milione di iscritti.
A
Napoli, tanto per fare l'esempio più eclatante, si è passati
da decine di migliaia a centinaia di tessere, mentre in
Umbria e Veneto sono meno della metà le persone registrate.
"Un partito
fatto solo di elettori e non più di iscritti, non è più un partito. Lo Statuto dice che il Pd è un partito di iscritti e di elettori", ricorda
Bersani che può vantare mezzo milione di tesserati durante la sua Segreteria.
La risposta arriva da
Lorenzo Guerini: "Spiace che qualcuno, basandosi su
proiezioni inventate, apra una polemica inutile", aggiungendo che l'obiettivo "è
superare i 300mila iscritti a fine anno, veri".
Comunque il
40% in meno, che è sempre la metà di quel numero maledetto...