
Trombati eccellenti alla ricerca di riposizionamento. Ora sperano, visti i tempi incerti. Se si andrà ad elezioni per loro forse ci sarà un’altra chance. E allora formalmente giocano a fare i padri nobili. Per il bene del Paese è bene pazientare, no alle elezioni, è il tempo di governare, di dare il via alle riforme, dicono, ma in realtà alle urne ci contano.
Si riaprono i
giochi dunque, si ri-cercano alleanze nuove e vecchie. Tutti vogliono mangiare tutti. Quelli più all’angolo, penalizzati dal voto, soggiornano in casa del Cavaliere. I vari
Urso,
Ronchi ed altri non eletti illustri del Pdl cercano di tornare in pista. La loro strategia è di immettersi nel non affollato ma stabile regno montiano per prendersi i voti dei centrini più vicini alla destra.
Anche
Adriana Poli Bortone, leader di
Grande sud, è molto “corteggiata”. Si racconta di incontri tra lei e l’ex deputato
Viespoli, ex
An, ex
Fli. C’è poi
Fratelli d’Italia, coalizione messa su da
Giorgia Meloni che tenta invece la carta dell’unione con la
Destra. I cosiddetti gabbiani provano a lasciarsi alle spalle le vecchie ruggini con la destra sociale di
Storace, le antiche incomprensioni, antipatie storiche.
Il centro sinistra silente corteggia il Professore facendo leva sul valore alleanza e avanzando lo spauracchio della dispersione dei voti futuri insieme al fantasma
Grillo. Il Pd manda i suoi sherpa a
Monti: meglio stare nella nostra barca che finire in quella dei grillini è il senso dell’ambasciata. Insomma, come da copione, la politica si muove all’ombra del Palazzo e i giochi sono appena cominciati. Tutti vogliono vampirizzare tutti. Obiettivo: ritornare in sella.