
Matteo Renzi? “Non risolverà i problemi dell'Italia”.
Beppe Grillo? “Un fenomeno passeggero”.
Mare nostrum? “Un disastro, meglio quando c'era Gheddafi”.
In un'intervista al quotidiano
Libero,
il fondatore del Front national, Jean-Marie Le Pen, dice la sua sulla politica italiana, sul futuro del suo partito e anche sull'Europa.
Le Pen smentisce innanzitutto i rumors su un possibile, imminente,
cambio di nome del partito: “Non se ne parla. Sono pettegolezzi della stampa”, taglia corto.
Della figlia
Marine dice che
“è possibile, persino probabile” che diventi il prossimo inquilino dell'Eliseo. È velatamente critico, tuttavia, il parere di Le Pen a proposito della “dédiabolisation” attuata dalla figlia: “Credo che il Front national abbia sempre auspicato di non essere demonizzato, eppure questo accade per mano dei suoi avversari. Di conseguenza, certamente il Fn deve offrire loro meno occasioni possibili ma
occorre anche che resti se stesso, affermando i suoi valori, le sue verità. Se la dédiabolisation consiste nel farsi accettare dagli avversari abbiamo perduto la guerra senza averla combattuta. Il miglior modo di sdemonizzarci è di essere noi stessi e essere sempre più forti”.
Riguardo alla politica italiana, il presidente onorario del Fn dimostra di non credere molto né in
Renzi (“Molti si fanno delle
illusioni sulla sua capacità di risolvere i problemi italiani, che sono come i problemi francesi, ovvero problemi strutturali, direi quasi problemi di civiltà”) né in
Grillo (“un fenomeno passeggero”,
“non durerà più di cinque anni”).
Solo di seconda mano, invece, le sue opinioni su
Matteo Salvini: “Mi dicono sia un uomo molto simpatico, gradevole, alla mano”, mentre spunta a sorpresa la confessione di una amicizia con
Marco Pannella.
Duro il commento su
Mare nostrum: “
L'esplosione demografica sommergerà l'Europa con flussi migratori incontrollati, soprattutto se si pratica la politica che sta praticando la marina italiana, che consiste nel cercare i barconi sulle rive della Libia per portarle precauzionalmente a Lampedusa quando bisognerebbe convincere questi paesi a impedire loro di partire. Che poi è quel che succedeva quando c'era Gheddafi”.
Infine un commento sulla Ue, che è “una fregatura, una trappola”, “una Europa di distruzione”, la “Torre di Babele” da cui noi
“siamo obbligati a uscire”.