

Un passo avanti nella lotta contro il tumore al polmone, uno dei più diffusi.
L'équipe internazionale guidata da Elena Levantini, ricercatrice
dell'Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle
ricerche (Itb-Cnr) di Pisa,
ha dimostrato il ruolo chiave di un oncogene, un gene che
potenzialmente indirizza la cellula verso lo sviluppo di una neoplasia,
nell'insorgenza del tumore del polmone. ''Grazie a questo studio abbiamo scoperto il ruolo chiave di un oncogene
(Bmi1) nello sviluppo e nel mantenimento di una larga percentuale di
tumori polmonari - spiega Levantini -. Si tratta di un passo importante
per produrre nuovi farmaci diretti contro tale bersaglio molecolare.
Attualmente la maggior parte dei pazienti riceve trattamenti
chemioterapici generalizzati che, come noto, non colpiscono in modo
mirato la molecola specifica coinvolta nel processo tumorale".La scoperta apre nuove prospettive di cura anche per
altre neoplasie della pelle, seno, colon, intestino e cervello.
I risultati sono pubblicati su Science Translational Medicine. Lo studio ha coinvolto anche il Cancer Science Institute di Singapore.
La
seconda fase dello studio ha riguardato la messa a punto di un
nuovo farmaco contro Bmi1: ''Abbiamo sperimentato una sostanza che
inibisse l'attività di tale oncogene, dimostrandone l'effetto
antitumorale.
Attualmente il farmaco è in sperimentazione presso il Dana
Farber Harvard Cancer Center. I dati che emergeranno potranno avere
importanti ricadute nella clinica''.L’incidenza e la mortalità
per il tumore del polmone stimate in Italia nel periodo 1970- 2015
mostrano andamenti differenti tra uomini e donne: in forte riduzione
dall’inizio degli anni novanta per i primi ed in costante aumento per le
seconde.
In Italia si stimano, per il 2014, 92 nuovi casi di tumore del polmone ogni 100mila uomini e 35 nuovi casi ogni 100.000 donne.