
Giulio Terzi di Santagata, il ministro ribelle che ha lasciato il governo Monti per divergenze insanabili sul caso dei Marò, starebbe per fare il grande salto: da tecnico a politico. A destra. E non è una grande sorpresa. Con Fratelli d’Italia, e qui invece un po’ di sorpresa c’è. Dopo la posizione intransigente e le critiche durissime a Monti e Di Paola, qualcuno aveva subodorato una discesa in campo dell’ambasciatore, ma i più pensavano al Popolo della Libertà, non certo a una formazione minore come quella di Meloni, Crosetto e La Russa.
Proprio l’ex ministro della Difesa si era speso in lodi pubbliche nei confronti del ministro Terzi e pare che il corteggiamento abbia sortito l’effetto sperato. Subito dopo il durissimo intervento alla Camera di Terzi, La Russa aveva lanciato l’amo: "E’ uno dei nostri migliori ambasciatori, una persona che oggi non si è tirata indietro, dando una dimostrazione di grande dignità. Non so cosa farà in futuro, comunque mai dire mai".
Da quel giorno, i due hanno avviato contatti costanti che starebbero per sfociare in una adesione formale di Terzi a Fratelli d’Italia. L’annuncio sarebbe imminente e per la piccola ridotta destrorsa di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa sarebbe un grande colpo di “mercato”. Certo, per un ambasciatore di lungo corso, già titolare delle sedi diplomatiche in Israele e negli Stati Uniti, e già rappresentante italiano all’Onu, il salto è rischioso. Toccherà vedere se il gioco vale la candela e se La Russa e Meloni non useranno l’ex ministro solo come santino.