

Era il 10 settembre 2014. IntelligoNews aveva domandato ad Angelo Tofalo deputato del M5S (che aveva parlato in Aula bollando l’informativa sul terrorismo del ministro dell’Interno Angelino Alfano come deludente): "In un periodo di tagli, pensiamo a quelli alla Polizia, Alfano non entra in contraddizione parlando di massima vigilanza e impegno a tutto campo?"...
La risposta fu veloce e decisa: "Da un parte facciamo gli spot televisivi, dall’altra tagliamo la spesa sulla sicurezza. I servizi segreti vengono molto banalizzati o criticati ma posso assicurarvi che ci sono persone che lavorano in maniera seria e professionale tutti i giorni lì. Purtroppo abbiamo in mente i servizi deviati che sono stati implicati in situazioni poco piacevoli. In realtà bisogna premiare la formazione e premiare meno le classi dirigenti della politica e più l’operatore che parla magari cinque o sei lingue. Non tagliare la Polizia e rafforzare i servizi ecco cosa andrebbe fatto”.
Ma c'è di più: Tofalo dichiarò anche che il pericolo dell’Isis non era il solo, che occorreva non sottovalutare “Al Qaeda” e ci spiegò perché; poi passò a parlare dei rischi per Roma e per l’Italia che non hanno l’intelligence di Israele “difficilmente penetrabile”, questo perché in Italia “si premia meno l’operatore e più le classi dirigenti”…
Poi la richiesta di recuperare il rapporto di intelligence e
"di fare una strategia che integri il mondo islamico. Altrimenti ci saranno guerre per altri 30 anni. A questo punto, viene il sospetto che questa cosa sia voluta da qualche governo“.
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