

Dallo scontro sull’Islam di “trumpiana” memoria a quello sulla pena di morte. La novità è che stavolta, il braccio di ferro è tutto in casa democratica: e c’è da ritenere che le primarie dem non saranno proprio una passeggiata di salute, né per la battagliera Hillary Clinton, tantomeno per lo sfidante Bernie Sanders, che secondo i sondaggi starebbe risalendo velocemente la china nei sondaggio, accorciando le distanze nella corsa all’ultimo voto. L’ultimo duello è andato in onda in tv nel New Hampshire, tra la Clinton e Sanders nella battaglia che vede il senatore del Vermont largamente in testa ai sondaggi (58% a 38%). L’ex segretario di Stato ha dovuto sfoderare grinta e (anche qualche colpo basso) per tenere testa all’avversario politico. La dimostrazione che dà il senso della battaglia sta nell’accusa che la Clinton ha rivolto a Sanders definendolo uno che vende utopie, denunciando di essere dipinta proprio da lui come un candidata condizionata dai poteri forti di Wall Street. Così la Clinton in faccia a Sanders: “Non penso che questi attacchi attraverso insinuazioni e allusioni siano degni di lei. Quando è troppo, è troppo, se ha qualcosa da dire, lo dica direttamente”, ha incalzato, assicurando di non aver mai cambiato un voto per un dono ricevuto.
Dal canto suo, Sanders non ha battuto ciglio buttando sul tavolo dello scontro l’ombra delle banche dietro ai super pac che la sostengono: “C’è una ragione per la quale questa gente sta iniettando una grande quantità di denaro nel nostro sistema politico, stanno minando la democrazia americana e consentendo al Congresso di rappresentare i donatori ricchi e non le famiglie di lavoratori di questo Paese”. Insomma, la tattica di Sanders è chiara: autoproclamarsi paladino degli americani ‘normali’ e contrapporsi all’ex segretario di Stato rappresentata come donna dell’establishment. Siamo solo all’inizio e se il buongiorno si vede dal mattino, le intemerate del repubblicano-outisider Donald Trump su musulmani e immigrati, appaiono “acqua fresca”.
Sullo sfondo, la Casa Bianca.