

E' il comportamento "inqualificabile" di Matteo Renzi, il centro dell'analisi del filosofo
Diego Fusaro, intervistato da
IntelligoNews sul referendum di ieri che ha visto alle urne solo il 31% degli aventi diritto al voto.
Non è stato raggiunto il quorum per il referendum sulle trivelle. La considera una vittoria di Renzi?«E' stato fatto di tutto perché andasse a finire così, non so se abbia vinto Renzi sicuramente ha vinto il potere dominante che ha utilizzato tutti i metodi dello spettacolo televisivo. E' stato inqualificabile il comportamento del Presidente del Consiglio che ha incentivato gli italiani in ogni modo a non andare a votare, come in passato ha fatto la Chiesa, che se non altro non è un organo di Stato, invece il Premier che invita a non andare a votare è la completa delegittimazione del suo mandato e della politica. Questo è un aspetto molto importante che ci ha suggerito che democrazia e l'espressione del popolo sono ormai da rottamare».
Chi esce sconfitto da questo referendum?«Ora che ha vinto la posizione di Renzi restano due considerazioni da fare, la prima: l'Italia è fatta restano da fare gli italiani, come disse Massimo D'Azeglio; la seconda: ha vinto l'antipolitica di Renzi e di Napolitano, i mondialisti del petrolio e i nemici della democrazia, ha perso l'Italia e il suo popolo. Questo è il triste scenario che si presenta dopo il voto».
Assenti al voto, strategia o frutto dell'incultura e dei media che non hanno informato come dovevano?«
Il circo giornalistico ha boicottato il referendum. L'Italia è un Paese molto strano, dove c'è un Premier che invita a non
votare e non fa accorpare il referendum di aprile con le amministrative di giugno buttando inutilmente milioni
di euro e poi rimprovera anche i promotori del referendum perché hanno
fatto spendere questi 300 milioni. La cosa più strana sono gli italiani che
continuano a subire in silenzio tutte queste nefandezze».
.