

La candidatura di Roma ad ospitare
le Olimpiadi 2024 interrompe la sua corsa. Stavolta ufficialmente e a
dare notizia della lettera inviata al Cio per interrompere il
percorso della candidatura è il presidente del Coni in persona,
Giovanni Malagò, in una conferenza stampa al Salone d'Oro del Foro
Italico. “E' il giorno della chiarezza. Ho scritto al Cio una
lettera con la quale interrompiamo la candidatura. Coerentemente con
quanto detto, ritengo che per portare avanti questo progetto
servivano tre gambe. Una di queste, secondo me e la stragrande
maggioranza degli italiani per motivi demagogici, è venuta a
mancare”. Impossibile, in queste parole del presidente del Coni non
scorgere un riferimento alla giunta capitolina, che ha detto no alla
candidatura di Roma 2024 e su cui Malagò, poco dopo, si sofferma:
“La Raggi ha detto che era da irresponsabili dire di si? Non è più
irresponsabile dire di no al miliardo e 700mila dollari del Cio per
il rilancio di Roma?”.

E poi spiega come avrebbe voluto presentare
al Sindaco il progetto di Olimpiade: “Avrei voluto dire alla Raggi
che avrei voluto portare un'Olimpiade pulita, lecita. L'interesse per
gli appalti non ci appartiene”. Rispondendo alla domanda implicita
che in molti fra commentatori e operatori si sono fatti, soprattutto
in relazione all'incontro saltato in Campidoglio dopo una lunga
attesa, Malagò spiega: “Frattura insanabile con il Comune? Certo
fa riflettere che io non sia mai riuscito ad incontrare la sindaca.
Aveva preso una decisione preconfezionata”. Ultimo atto per Roma
2024 che lascia però il passo alla candidatura di Milano per la
sessione Cio 2019 che Malagò annuncia contestualmente alla lettera
di interruzione della candidatura olimpica. Un ultimo saluto, commosso, al Comitato Promotore di cui viene annunciata la liquidazione.