
Martin Luther King raccontava di aver un sogno che parlava di speranza, di tolleranza e rispetto. Ma quelli erano gli anni sessanta, oggi le ambizioni sono un po’ cambiate. E c’è ne fa rendere conto il
“Marino’s Dream”: “Sogno un’imposta da 300mila euro per eventi come gli Stones e una tassa di soggiorno a 10 euro per hotel a 5 stelle”.
La mira è più spicciole e meno filosofica trascendentale ma serve al sindaco di Roma a fare il punto, a margine di un evento al policlinico di Tor Vergata, sul
Bilancio di Roma che oggi arriverà in Aula Giulio Cesare e sui tributi che la città ricava dai grandi eventi, l'affitto di arene e piazze storiche della città o dal turismo.
Da qui il punto sull'aumento della
Cosap, la tassa di occupazione suolo pubblico per i grandi eventi, tornando sulle polemiche scatenate dopo il concerto della band inglese che per il Circo Massimo ha pagato solo
8mila euro, risponde così: “Sulla Cosap avevo già dato indicazioni molti mesi fa all'ex assessore al Bilancio e all'assessore Marta Leonori di sviluppare un sistema dinamico. Mi aspetto che venga fatto con questo bilancio. Mi aspetto che assessore e consiglieri lo trasformino in norma per la città”.
Ma la visione di Marino per un futuro migliore non si ferma qui. E così giù pesante sulla tassa di soggiorno: “In giunta avevamo fissato a sette euro la tassa di soggiorno per gli alberghi a cinque stelle. Sarei felice se ci fossero proposte che la portino a livelli ancora più alti perché chi spende
700 euro per una notte in hotel forse può spenderne anche 10 di euro per la tassa di soggiorno ed avere così più risorse da utilizzare per il turismo e per il decoro della città”.