
L'occasione è la presentazione a Roma del suo
nuovo libro,
“Il ventennio - Io, Berlusconi e la destra tradita”, edito da Rizzoli. Il risultato è
l'annuncio di un ritorno in politica che scalderà, per un motivo o per l'altro, gli animi e le anime del centrodestra italiano.
Ecco dunque nuovamente in prima linea l'ex leader di An e cofondatore del Pdl, quel Gianfranco Fini che per primo realizzò la scissione, ora tanto in voga, da Silvio Berlusconi.
E proprio al Cavaliere e alla sua nuova, seppur ancora non ben definita, creatura politica sono rivolte le sue parole: "
Forza Italia non è la destra, non può rappresentarne la storia ed i valori"
Non manca quindi un ammonimento ad Alfano: "Non potrà restare a lungo in questo Pdl". Come dire che si può essere diversamente berlusconiani, ma solo a tempo.Ci sono poi parole di apprezzamento per la nuova An, pur precisando che no
n sarà questa l'apripista del suo ritorno in politica: "Ripartirò dalla mia
associazione, Libera destra", precisa.
Al centro
i valori della destra riformatrice, per lasciare alle spalle un passato recente quantomeno tormentato e ricco di confusione.Non manca una
frecciatina ai governisti: "Dicono le stesse cose che dissi io anni fa", e sul
governo Letta è lapidario: "Era l'unico esecutivo possibile".
Quando avverrà dunque
la nascita del nuovo centrodestra? Fini risponde così: "Nel momento in cui
Berlusconi non sarà più il dominus dello schieramento".