

Ha fatto molto discutere l'irruzione di alcuni esponenti di CasaPound nell'aula del consiglio del XIII municipio di Roma, dove era prevista una conferenza stampa sul progetto della Funivia di Roma; Virginia Raggi, che era nell'aula per la presentazione, è stata contestata dagli attivisti e si è allontanata dalla sala. A seguito dell'irruzione si è verificata una coda polemica via social fra il consigliere regionale M5S Davide Barillari e il vicepresidente di CasaPound Simone di Stefano. Su questo IntelligoNews ha sentito Di Stefano, che ha così commentato: ''Francamente da chi era partito con l'afflato rivoluzionario non mi aspettavo una reazione del genere a una semplice contestazione. Contestazione solo a Raggi? Lo abbiamo fatto anche con Alemanno e Marino''.

Simone Di Stefano
Dopo l'irruzione si è verificato uno scontro via social con Barillari, ci spiega cosa è successo?
''Barillari ha usato dei termini dispregiativi sullo stile degli antifascisti dei centri sociali, come Casabau, abbaiano e così via. Francamente da chi era partito con l'afflato rivoluzionario non mi aspettavo una reazione del genere a una semplice contestazione: se si passa la vita a contestare, nel momento in si viene contestati perché si sta amministrando la città e non se ne è capaci, non si può immediatamente reagire così parlando di manette, di arrestarci e dicendo che siamo scappati. È una follia''.
Come rispondete a chi dice che non avete messo in atto le stesse contestazioni con altre giunte e lo avete fatto solo con Raggi che risolve problemi ereditati da altri?
''Noi abbiamo fatto irruzione in Campidoglio durante la giunta Alemanno e abbiamo messo in campo le contestazioni più dure contro Marino, e oggi contestiamo la Raggi. Non so davvero di cosa parlino''.
Si legge che Nina Moric si è avvicinata a CasaPound e che magari un giorno potrebbe candidarsi con voi. Vero?
''A Nina Moric piace molto Casapound, ciò che facciamo e le nostre idee politiche; è ritornata sotto l'obiettivo di alcuni media e sui social va fortissimo perché è molto brava, e se si vuole candidare con noi ci fa piacere, l'importante, lo sottolineo, è che non diventa il candidato presidente di Casapound o l'esponente politico di punta. È un personaggio che vuole stare con noi e se vuole portare voti alla lista di Casapound per noi va benissimo, ma il candidato presidente rimango io; perchè poi qualcuno pensa che magari possa essere lei che noi proponiamo come candidato Presidente del Consiglio''.
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