
Oltre al "no" anche la beffa e Giovanni Malagò se ne va infuriato.
Virginia Raggi ha infatti saltato l'appuntamento con il Presidente del Coni in Campidoglio per parlare della candidatura di Roma alle
Olimpiadi del 2024. Dopo
37 minuti di attesa della padrona di casa che non si è presentata all'incontro, la delegazione olimpica se n'è andata. In rappresentanza del Coni c'erano il n°1 del Coni Giovanni Malagò e il vicepresidente Luca
Pancalli, accompagnati dalla coordinatrice generale del comitato promotore di Roma 2024, la schermitrice Diana
Bianchedi. "
Senza polemiche ma se c'è una conferenza stampa alle 15.30 e alle 15 non ti presenti... Sono amareggiata. Magari c'è stato un problema di traffico... L'abbiamo fatto per levare tutto dall'imbarazzo. Noi volevamo un incontro vero. Meglio posticiparlo", ha commentato la Bianchedi.
Un'ora prima del vertice in Campidoglio lo stesso Malagò con Luca Pancalli, presidente del Cip nonchè vicepresidente di Roma 2024, aveva chiesto al primo cittadino dei 5 stelle "la massima trasparenza"
. "Parliamo in diretta streaming", avevano chiesto i due,
"la trasparenza ha sempre contraddistinto l'operato del comitato promotore della candidatura italiana e ci sembra coerente - aggiungono -
poter documentare un momento importante per il futuro del paese e della città". Anche in quel caso la sindaca aveva risposto di no:
"Rincresce che un incontro privato in Campidoglio voglia essere utilizzato per alimentare soltanto confusione nell'opinione pubblica proprio a ridosso dell'incontro con la stampa".
Doppio schiaffo quindi al Coni e a chi, come tanti atleti e tanti sindaci (undici quelli che avevano annunciato il loro appoggio a Roma 2024), sperava nella possibilità di vedere le Olimpiadi nel nostro Paese. La mozione per dire no alla candidatura di Roma alle Olimpiadi nel 2024 però è già pronta: secondo quanto scrive l’agenzia l’Adnkronos verrà presentata in assemblea capitolina. Annullando così la delibera precedente datata giugno 2015 e risalente all’era Marino, con la quale la Capitale venne, di fatto, candidata ai giochi olimpici. Questo l’iter che seguirà il M5S o che comunque sta pensando di seguire per uscire dal guado.
Depositare dunque una mozione, nei fatti già pronta, che impegni la giunta e il sindaco a ritirare la candidatura. Il M5S prenderà come esempi per giustificare il suo no alle Olimpiadi i casi di Amburgo, Madrid e Boston.