
Galeotta fu la cena e galeotti furono i ceffoni, o i pugni o gli spintoni dello Sheraton, “intestini” ad un Udc in crisi, irrimediabilmente e inesorabilmente diviso tra fan del bipolarismo e, quindi, sostenitori di un’alleanza di centro-destra col Pdl; e fan del centrismo (centro di gravità permanente)-modello Monti, un esperimento non uscito benissimo alle scorse elezioni politiche. E diviso anche tra centralisti (della segreteria in via di sostituzione) e boss territoriali.
Le cene in cantiere questa sera, secondo i nostri spifferi, infatti, riflettono la nuova geografia scudocrociata in fieri: Cesa e Ciocchetti (artefice della svolta laziale filo-centro-destra), saranno a cena con Alemanno, che dopo la solenne investitura ricevuta da Silvio, gongola (nonostante le scuri, sembra incombenti della magistratura e dopo la velenosa trasmissione Report).
I due leader Udc, evidentemente, hanno fatto pace dopo gli stracci volati.
Mentre Casini, in lento recupero cenerà con Marchini, terzista nella competizione per il prossimo sindaco di Roma.
Come andrà a finire? Molto dipenderà dal menù.