

di
Claudia Farallo.
Scoperto nel cuore di Roma un giro d'affari della camorra. Numerosi bar e ristoranti sarebbero stati usati dai clan per riciclare denaro e ricavarne dell'altro. L'operazione della
Direzione nazionale antimafia ha fatto scattare, non solo nella Capitale ma anche a
Napoli e Firenze, il sequestro di beni per un valore di oltre 250 milioni di euro, insieme a 90 ordinanze di custodia cautelare.
"Pummarola e Drink", "Zio Ciro", "Frijenno Magnanno", "Pizza Ciro", "Sugo", "Il Pizzicotto" e "Ciuccula". Questi alcuni dei locali sotto accusa. Dietro al giro criminale ci sarebbe il clan Contini in alleanza con la famiglia Righi. Il capo?
Edoardo Contini. Detto, non a caso,
"O’ romano".
I locali resteranno aperti e saranno sottoposti ai
controlli d'igiene dei Nas. Del futuro di queste attività si è interessato anche il Sindaco di Roma,
Ignazio Marino, che ha dichiarato: "Ora cosa faranno tutti quei lavoratori di queste pizzerie che sicuramente non sono camorristi ma persone perbene che sicuramente alla fine del mese hanno bisogno dello stipendio?".
Il Sindaco ha poi rassicurato: "In una conversazione con il Comando dei Carabinieri ho appreso che le Forze dell'ordine e la procura hanno immaginato di
affidare immediatamente a fiduciari i locali sotto sequestro in modo tale che i lavoratori potranno continuare a lavorare". E ha commentato: "Un atteggiamento di grande intelligenza e umanità".