
Prima fu: "Io sono disponibile, aspetto le decisioni
delle persone competenti e con la casta non ho nulla a che fare". Lo
afferma, in un'intervista al Messaggero, Salvatore Tutino, magistrato
della Corte dei Conti che sarebbe stato individuato dalla sindaca di
Roma Virginia Raggi per riempire la casella dell'assessorato al
Bilancio, rimasta vuota dopo le dimissioni di Marcello Minenna.
"La casta - aveva continuato rispondendo alle polemiche e agli attacchi che,
nel 2013, ricevette da alcuni esponenti del movimento 5 stelle - da
che mondo è mondo è collegata alla politica, quindi ai politici non a
me".
Quanto al rapporto con la Raggi era stato chiaro: "Io nemmeno la conosco tanto quindi non capisco perché
dovrei sentirla al telefono". Poi deve aver cambiato idea.
Il consigliere della Corte dei Conti
si è fatto da parte nella corsa. A raffreddare la
disponibilità a far parte della squadra della sindaca l'accusa di far parte della casta che gli è stata mossa da alcuni
esponenti grillini a cominciare da Roberto Fico.
"Non posso accettare -spiega all'Adnkronos Salvatore Tutino- accuse
totalmente infondate e prive di ogni elemento di verità. Avevo dato la
mia disponibilità consapevole delle difficoltà e dei rischi che
l'impegno avrebbe comportato.
Ma pensavo a difficoltà legate
all'impegnativo lavoro che mi sarei trovato ad affrontare come
assessore al bilancio della Capitale".
"Invece da diversi giorni - continua Tutino- sono sulla graticola
sottoposto a esami surreali. Sono diventato oggetto di una contesa in
cui, più che i curricula, contano le illazioni e dove le falsità e le
beghe di una certa politica fanno aggio su professionalità e impegno.
Gli attacchi, del tutto ingiustificati, da parte di esponenti della
forza politica che dovrà sostenere le scelte della giunta, minano alla
base ogni possibilità di un proficuo lavoro. Perciò, nel ringraziare
la sindaca per la considerazione, ritiro la mia disponibilità a fare
l'assessore al bilancio. Continuerò, con serenità e rinnovato impegno,
a dare il mio contributo alla Corte dei conti".
A questo punto ha chiuso definitivamente l'arringa la stessa sindaca di Roma così: Tutino? "Era una delle persone che stavamo
esaminando, ma il nome arriverà presto". E così lasciando il Campidoglio per andare in Senato dove è
attualmente in corso l'audizione su Roma 2024, ai microfoni di Skytg24 ha commentato la notizia, anticipata dall'Adnkronos, dell'addio del
magistrato all'assessorato in Campidoglio.