

Sembra un filma puntate invece è realtà. Tutto ha inizio con un "opuscolo informativo" sulla cannabis, che i deputati hanno trovato
ieri nella loro casella personale a Montecitorio. E' arrivato per
posta spedito dall'associazione "
Dico no alla droga". Diventa un caso quando il capogruppo di Sinistra Italiana, Arturo Scotto, ieri protesta per aver trovato il libretto "proibizionista"
(così l'aveva definito) nella sua casella postale, intestando
l'iniziativa alla Chiesa di Scientology che, invece, ha assicurato la
propria estraneità.
"L'opuscolo in questione - si legge in un comunicato - non è stato
recapitato ai parlamentari dalla Chiesa di Scientology. Inoltre, chi
lo legge può facilmente capire che non è proibizionista né
antiproibizionista, è un opuscolo che, con un linguaggio semplice e
diretto, vuole fornire ai giovani una corretta informazione sulla
droga. Di certo non ne magnifica le proprietà ricreative, né di altro
tipo. Di tali opuscoli ne esistono 12 tipi diversi che spiegano gli
effetti delle sostanze più in uso: marijuana, hashish, cocaina,
ecstasy, alcol, anfetamine, Lsd, crack, eroina,
ecc".
"Le Chiese di Scientology italiane sostengono da anni questa campagna
educativa, perché credono che i giovani debbano sapere cosa succede, a
breve e a lungo termine, a chi assume droga. Crediamo che una persona
informata possa decidere meglio riguardo alla propria vita. Il fatto
che l'on. Scotto non condivida per nulla una tale iniziativa non ci
sorprende affatto ma, poiché viviamo in un paese nel quale ognuno ha
il sacrosanto diritto di esprimere le proprie idee, le Chiese di
Scientology - conclude il comunicato - continueranno a sostenere
questa campagna con o senza la benedizione di Arturo Scotto".
La pubblicazione, hanno raccontato telefonicamente dalla
sede romana dell'associazione "Dico no alla droga", alla Camera ci è
arrivata nel modo più convenzionale: "Semplicemente, siamo andati
all'ufficio postale di via Marmorata - spiegano - con la scatola
contenente il materiale e l'abbiamo spedito. Poi, evidentemente, come
avviene per ogni altro tipo di corrispondenza, è stato l'ufficio
postale interno a smistare l'opuscolo".
"Noi siamo un'associazione autonoma - concludono - non abbiamo nulla a
che vedere con Scientology, da anni facciamo campagne informative,
anche nelle scuole, sugli effetti e le conseguenze dell'uso di
stupefacenti. Come tutti abbiamo saputo che in Parlamento si stava
discutendo una proposta di legge che vuole legalizzare la cannabis e
per questo, come crediamo sia diritto e dovere di ogni cittadino,
abbiamo solo voluto far sentire la nostra voce e le nostre conoscenze
in materia".
E arriva, a stretto giro, la replica del capogruppo di SI Scotto che ribadisce: "E' assolutamente sconcertante che una pubblicazione di una setta pseudo religiosa come Scientology giunga per posta alla Camera e venga smistata tranquillamente nel casellario dei deputati. Ed é su questo che esigeremo chiarezza nelle sedi appropriate. Che poi qualcuno in maniera goffa cerchi di dire che non c'entra nulla Scientology, in questa operazione, lascia il tempo che trova. Basta andare sul sito ufficiale della setta - conclude il capogruppo di Si - e verificare che la fondazione in questione è una loro diretta emanazione. Tutto il resto e' chiacchiericcio...".
Insomma, tra l'organizzazione e Scotto non c'è pace. Ancora.