

Italia da settimane sotto la morsa del caldo e della siccità. Tra i problemi che ne derivano c'è anche quello dell'ondata di zanzare.
La più temuta è la zanzara tigre, insetto originario dell’Asia Sud-Orientale, forse importato nel nostro paese attraverso il commercio di pneumatici usati. A
pungere è solo la femmina, di giorno, per nutrire col sangue le uova
che porta in grembo, depositandole in tombini, sottovasi, annaffiatoi,
teli di nylon o pneumatici abbandonati con acqua stagnante.
Le uova,
infatti, deposte sulla superficie di una piccola quantità d’acqua, una
volta sommerse, si schiudono e le larve, in 6-8 giorni, diventano
zanzare adulte.
La zanzara tigre, attiva da maggio a ottobre, provoca,
con la sua puntura, gonfiori e irritazioni persistenti, pruriginosi o
emorragici, spesso anche dolorosi. Nelle persone sensibili, poi, un
elevato numero di punture può dar luogo a risposte allergiche che
richiedono un’attenzione medica. Non solo. Pare sia anche portatrice di un virus chiamato
chikungunya. I primi casi di infezione da questo virus si sono
verificati lo scorso anno in Asia e Africa, ma sembra che si stiano diffondendo a
macchia d’olio anche nella zona dei Caraibi e Puerto Rico. Tra i
sintomi più comuni dell’infezione vi è febbre alta, dolori articolari e
muscolari anche molto forti, mal di testa e perfino paralisi.
PREVENZIONEE' sufficiente adottare
pochi semplici accorgimenti: svuotare i contenitori
lasciati all’aperto per evitare ristagni d’acqua, eliminare qualsiasi
genere di recipiente abbandonato, introdurre pesci larvivori (gambusie e
pesci rossi) nelle fontane ornamentali, tenere puliti i tombini con
interventi annuali, collocandovi pastiglie di cloro.
E’ necessario
controllare spesso le grondaie di case e condomini affinchè non siano
intasate da foglie e altri materiali; potare abitualmente siepi e
cespugli in quanto le zanzare vi riposano; non lasciare i sottovasi dei
giardini senza sabbia, né i copertoni esposti alle piogge e montare le
zanzariere alle finestre. Utilizzate
piante aromatiche e fiori che allontano le zanzare con la loro essenza,
essendo ottimi repellenti naturali (es. gerani odorosi, citronella,
lavanda), oppure mettete in una ciotola l’estratto di bergamotto o un
decotto di menta e basilico.
Inoltre è utile adottare dispositivi tecnologici in grado di monitorare e catturare
gli insetti in modo ecologico, igienico e silenzioso, e sistemi di
disinfestazione automatica che permettono al privato di poter
programmare giorni e orari di intervento, in assoluta autonomia. I repellenti di sintesi (tipo deet) in forma di crema o spray sono
efficaci, ma devono essere utilizzati con cautela.
POST PUNTURALa cosa migliore sarebbe riuscire a non grattarsi finchè non passa l’infiammazione. Fra i “rimedi della nonna”: si puo’ usare un decotto di fiori di calendula, l’aglio applicato crudo, un trito di prezzemolo o un po’ di cipolla cruda o un goccio di miele.
Per ridurre il gonfiore la prima soluzione è applicare sulla parte un cubetto di ghiaccio. #zanzare #rimedi #caldo