

Le celebrazioni per il 25 aprile che si tingono solo di rosso non vanno già a Matteo Salvini che parla di "una vera ipocrisia". Per questo domani il segretario leghista passerà la
giornata con i suoi figli e si dice "infastidito dal velo di
imbarazzante ipocrisia dietro al quale si celano Renzi, le istituzioni
e tutti coloro che scendono in piazza con le bandiere rosse per la
libertà e se ne fotte, ad esempio, di un milione e mezzo di armeni
cristiani massacrati dai turchi".
E il riferimento al genocidio armeno è chiaro.
Infatti proprio a margine di una iniziativa organizzata dal consolato armeno
e dall'Unione armeni d'Italia a Palazzo Marino, Salvini attacca: "Forse la Turchia fa comodo a qualcuno che la vuole in Europa e nella
Nato perché è un business mentre un milione e mezzo di morti
andrebbero, invece, ricordati senza ipocrisia. Per questo -aggiunge-
ringrazio il Papa per aver squarciato questo velo di ipocrisia".
Tornando alle celebrazioni per il 25 aprile "la resistenza -osserva
Salvini- non fu solo rossa ma anche bianca, liberale e democratica. Ci
sono stati tanti parroci fatti fuori dai comunisti dopo il 25 aprile.
Quella di domani è una vera occupazione rossa di una festa che
dovrebbe riguardare tutti. Questo mi dà estremamente fastidio
-conclude- e per questo domani me ne starò a casa con i miei figli non
prestandomi a questo tipo di strumentalizzazioni".
(m.m.)