

Cosa significa per Facebook aver comprato “Pebbles Interfaces”? La startup in Israele è specializzata nel rilevamento gestuale: forse vuole espandersi nella realtà virtuale? Ebbene sì.
Sono almeno cinque anni che questa azienda lavora in questo senso, e il contatto con la squadra di Fb è avvenuto per sviluppo di Oculus Rift.
Praticamente, con questa azienda, Facebook d'ora in poi potrebbe rilevare gli arti di chi indossa un casco per la realtà virtuale: possono essere infatti percepite saranno percepite mani e braccia attraverso la sensoristica.
Per Nadav Grossinger, CTO di Pebbles Interfaces, “attraverso la micro-ottica e la computer vision, stiamo cercando di migliorare la qualità delle informazioni che possono essere estratte dai sensori ottici, che contribuiranno a portare la realtà virtuale a un livello superiore”.
Infatti c'è di più.
Identifica anche l'abbigliamento di un utente, o le cicatrici. Tutto ciò che non è "normale" come per esempio un segno particolare. Se svilupperanno questa qualità, è chiaro che si tratterà di una sorta di "impronta digitale" quella che sarà ottenuta.
Da Oculus Rift in poi, per Facebook si è aperto il mondo virtuale e Zuckerberg ha anticipato che il social guarda oltre: “Ci stiamo anche preparando alle piattaforme di domani”.