

Più che di una proposta si tratta di un'opinione. Ma soprattutto di un'affermazione che esclude di fatto un'operazione ben precisa: quella della nazionalizzazione. Questo è il dato vero.
Il premier
Matteo Renzi esclude dunque l'ipotesi di una nazionalizzazione del Monte dei Paschi di Siena. Il Presidente del Consiglio ha spiegato durante "L'intervista" di Maria Latella sul canale all news di Sky: "Credo che oggi per le vicende del passato
già lo Stato sta dentro Mps. La mia opinione è che l'operazione preferibile per Mps sia un'operazione di mercato". Chiarissimo, dunque, il pensiero del Presidente del Consiglio.
Del caso Mps si parlerà oggi pomeriggio a Roma, dove è in agenda una riunione tra membri di vertice del Tesoro, della Cassa depositi e prestiti, e di altri protagonisti che da un paio di mesi hanno costituito il fondo Atlante e cercano di affrontare con responsabilità una situazione complessa. I contatti e le riunioni di giugno tra soci di Atlante, esponenti del governo, banchieri senesi e i loro advisor di Ubs e Citi lasciano ancora aperte più ipotesi. Una, come scrive Repubblica, è la ricapitalizzazione bis di Atlante, cui servirebbe qualche altro miliardo per poter affrontare le insolvenze senesi. Sullo sfondo la lettera inviata alla vigilia della Brexit dalla Bce al Monte dei Paschi. Questo il contenuto riportato dal noto quotidiano: "Monte dei Paschi presenti al più presto
un piano triennale per riportare a livello fisiologico la percentuale dei crediti in sofferenza della banca".