

Un monaco dal passato mondano ma dotato di fascino e carisma. E' il
nuovo ruolo di Toni Servillo nel film "Le confessioni", del regista
Roberto Andò, che torna sul grande schermo a due anni di distanza dalla
riuscita commedia «Viva la libertà»
. La pellicola è una sorta di thriller metafisico, che punta su psicologia ed etica con qualche lacuna nella struttura.
La forza spirituale, l'introspezione si presentano come baluardi in una
società dove tutto è gestito dal potere, simbolo di corruzione e
malvagità. Sono i potenti che si ritrovano in lussuoso e blindato
albergo tedesco (i ministri economici dei Paesi
che contano) per decidere. L'idea è originale e interessante ma la
sceneggiatura (del regista e di Angelo Pasquini) cade
nella
trappola di un generico complottismo moralista e troppi aspetti vengano accennati ma non chiariti. Il film promette ma poi non mantiene lasciando tante domande senza risposta.
Trama: il presidente del Fondo monetario internazionale Daniel Roché
(Daniel Auteuil) e 8 ministri devono decidere una manovra che si annuncia tanto
radicale quanto apocalittica.
Per questo, per stemperare la loro
immagine di insensibili burocrati, hanno invitato per degli incontri una
scrittrice di libri per l’infanzia notoriamente impegnata contro le
diseguaglianze (Connie Nielsen), un cantante a capo di una importante
Ong (Johan Heldenberg) e un monaco certosino, Roberto Salus (Servillo),
conosciuto per le sue posizioni anticonformiste. L’inaspettato suicidio
di Roché la prima notte del meeting, dopo aver passato alcune ore in
compagnia di Salus per confessarsi, scatena dubbi e tensioni tra i
ministri del G8 e gli addetti alla sicurezza. Salus, ritenuto passibile di aver
commesso il presunto omicidio, è più volte interrogato in quello spazio
asettico ove i personaggi sono costretti a convivere per quella morte
improvvisa. Come si farà a comunicare la notizia al mondo? E quali
saranno gli effetti sulle borse? Nel cast anche un bravo
Piefrancesco
Favino, Daniel Auteuil (il presidente, che esprime il malessere privato
dell'uomo), Connie Nielsen e Lambert Wilson. Il film uscito il 21
aprile sta ottenendo ottimi risultati al botteghino. Nei primi cinque
giorni di presenza in sala, infatti, il film di
Roberto Andò ha incassato 750 mila euro con l’eccellente media copia nel weekend di 3.031 euro.