
Agli atleti Special Olympics che partecipano al torneo Unified Football a Roma da oggi a domenica, Papa Francesco ha spiegato il significato profondo dello sport che "è un linguaggio universale, che supera le differenze culturali, sociali, religiose e fisiche e risce a unire le persone, rendendole partecipi dello stesso gioco e protagoniste insieme di vittorie e sconfitte". I ragazzi in questione sono atleti con e senza disabilità intellettive ricevuti in udienza nella sala Clementina del palazzo Apostolico in Vaticano.
"Voi siete simbolo di uno sport che apre gli occhi e il cuore al valore e alla dignità di individui e di persone che altrimenti sarebbero oggetto di pregiudizi e di esclusione - è il riconoscimento del Pontefice - Questa bella realtà, che portate avanti con impegno e convinzione, alimenta la speranza di un futuro positivo e fecondo dello sport, perché fa sì che esso diventi una vera occasione di inclusione e di coinvolgimento: non stancatevi di mostrare al mondo dello sport il vostro impegno condiviso per costruire società più fraterne, in cui le persone possano crescere e svilupparsi e realizzare appieno le proprie capacità", incoraggia.
Il Papa assicura che "la Chiesa, da parte sua, non manca di sostenere e incoraggiare quelle iniziative, legate al mondo dello sport, che favoriscono il bene delle persone e delle comunità. In effetti, lo sport ha sempre grandi storie da raccontare su persone che sono emerse da condizioni di marginalità e povertà, dalle ferite e dagli infortuni. Queste storie ci mostrano come la determinazione e il carattere di alcuni può essere motivo di ispirazione e di incoraggiamento per tante persone, in tutti gli aspetti della loro vita".
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