
'Non avere paura di perdonare': è il dono di Papa Francesco ai parroci di Roma un volume significativo già dal titolo. Si tratta del libro di un prete novantenne, di
Buenos Aires, padre Luis Dri. "Come anticipo della Pasqua - dice
Francesco - vi regalo il libro di un grande confessore di Buone Aires,
ha novant'anni è un cappuccino. Si legge bene come un romanzo ma è la
verità e forse ci aiuterà a crescere nella fede. 'Non avere paura di
perdonare' si intitola il
libro".
Prima di lasciare la basilica di San Giovanni in Laterano dove c'è
stato l'incontro con i sacerdoti per l'inizio della Quaresima, il Papa
scherza: 'Niente furbizia!'.
Il cardinale Agostino Vallini, vicario di Roma, ringrazia il Papa:
"Noi che siamo i suoi preti la ringraziamo per questo incontro. Grazie
perchè ci fa pensare. La ringraziamo per i doni che ci fa. Confidi che
i suoi sacerdoti di Roma non solo vogliono bene al Papa ma ogni giorno
si sentono figli affezionati nel cammino che ci indica di crescere
nella fede in questa città che ne ha tanto bisogno".
Poi un messaggio forte, senza tentazione non si
progredisce nella fede: "Non chiediamo di non essere tentati, ma di
non cadere". Ce lo insegna l'esempio di Pietro: "A volte - ha osservato il Papa - i pesi dei nostri peccati
ci allontanano ma il Signore è fedele e sempre ci porta avanti, e Lui
non solo perdona . Il Signore va avanti e la fede di Pietro diventa
piena: quel peccatore che lo ha rinnegato, il Signore lo ha fatto
Papa".
Papa Francesco ha ricordato che "la tentazione è sempre presente nella
vita di Simon Pietro". Ma qual è la più grande
tentazione del demonio: "Insinuare in Simon Pietro l'idea di
non ritenersi degno di essere amico di Gesù perché lo aveva tradito.
Ma il Signore è fedele. Sempre. E rinnova di volta in volta la sua
fedeltà. 'Se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può
rinnegare se stesso', come dice Paolo al suo figlio nella fede
Timoteo. L'amicizia possiede questa grazia: che un amico che è più
fedele può, con la sua fedeltà, rendere fedele l'altro che non lo è
tanto. E se si tratta di Gesù, Lui più di chiunque altro ha il potere
di rendere fedeli i suoi amici. È in questa fede - la fede in un Gesù
amico fedele - che Simon Pietro viene confermato".