
Siria: su sito russo il video con 'l'ostaggio italiano': "Vogliono uccidermi'. Il video diffuso dal media russo 'News Front' è di un uomo, che si identifica come
Sergio Zanotti, e dichiara di essere "prigioniero" in Siria da "sette
mesi" di un gruppo di jihadisti
impone di ricordare la vicenda di
padre Paolo Dall'Oglio. Come ricorda l'adnkronos Romano, 62 anni il 17 novembre scorso, Dall'Oglio ha passato metà della sua vita in Siria, a Deir Mar Musa, dove ha fondato una comunità monastica dedita al dialogo interreligioso. Nel giugno 2012, il gesuita fu espulso dal governo di Bashar al-Assad per aver incontrato membri dell'opposizione e criticato le azioni del regime nella guerra siriana. Per qualche mese si trasferì nel Kurdistan iracheno, da dove rientrò in Siria qualche mese dopo, prima di essere rapito. Lo scorso anno è stata fondata a Roma l'associazione ''Giornalisti Amici di padre Dall'Oglio'' per riportare all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni il caso del gesuita.
Il gesuita è stato rapito il 29 luglio del
2013 mentre si trovava a Raqqa, in quella che oggi è ancora la
'capitale' dell'autoproclamato "califfato" di Abu Bakr al-Baghdadi.
Il suo rapimento non è mai stato rivendicato e di lui non si hanno più
notizie, anche se in passato sono circolate voci mai confermate sulla
sua prigionia in un 'carcere' dell'Is (nella provincia di Aleppo,
avevano detto ad Aki - Adnkronos International fonti dell'Osservatorio
siriano per i diritti umani alla fine del 2014) e anche sulla sua
morte. Per la sua liberazione ha rivolto un accorato appello anche
Papa Francesco.