
"Aprire le nostre porte al
debole e al povero" dicendo no a "una logica egoistica che non lascia
spazio all'amore e ostacola la pace". E' il suo 'Messaggio per la Quaresima'. Papa Francesco ha sempre lo stesso richiamo, e oggi appare anche pubblicato nel documento in questione, con tanto di dichiarazioni "sull'altro che è un dono" e che "la giusta relazione con le persone consiste
nel riconoscerne con gratitudine il valore: il povero alla porta del
ricco non è un fastidioso ingombro, ma un appello a convertirsi e a
cambiare vita".
QUARESIMA:
Quest'anno, dal 1° marzo 'mercoledì
delle ceneri' al 15 aprile 'veglia pasquale', il forte invito del Pontefice è "alla conversione, per non accontentarsi
di una vita mediocre" e "il momento favorevole per intensificare la
vita dello spirito attraverso i mezzi che la Chiesa ci offre: il
digiuno, la preghiera e l'elemosina".
CONTRO IL DENARO:
E di nuovo mira contro il denaro, fonte di invidie, litigi e sospetti: "Può arrivare a dominarci, così da diventare un idolo tirannico.
Invece di essere uno strumento al nostro servizio per compiere il bene
ed esercitare la solidarietà con gli altri, il denaro può asservire
noi e il mondo intero a una logica egoistica che non lascia spazio
all'amore e ostacola la pace".
CONTRO LA SUPERBIA:
Il Papa nel 'Messaggio per la Quaresima spiega: "L'uomo ricco dimentica di essere semplicemente un mortale.
Per l'uomo corrotto dall'amore per la ricchezza, non esiste altro che
il proprio 'io' e per questo le persone che lo circondano non entrano
nel suo sguardo. Il frutto dell'attaccamento al denaro è dunque una
sorta di cecità: il ricco non vede il povero affamato, piagato e
prostrato nella sua umiliazione. Il vero
problema del ricco, la radice dei suoi mali, è il non prestare ascolto
alla Parola di Dio, che lo porta a non amare più Dio e quindi a
disprezzare il prossimo".