

Sarebbe
Salman Abedi, 22 anni, l'
attentatore della Manchester Arena. Secondo quanto riportano i media internazionali, citando fonti del Times, il ragazzo era un britannico di origini libiche, nato in Inghilterra da una famiglia fuggita dalla
Libia di Gheddafi. In passato sarebbe passato sotto i radar dei servizi di sicurezza britannici per poi uscirne ma alcuni dettagli, riportati dai media britannici, potrebbero rivelare un cambiamento significativo della sua personalità negli ultimi tempi, compreso un viaggio in Libia poche settimane prima dell'attentato. Si pensa, e questa è una delle ipotesi, che il giovane possa aver viaggiato fino ad altri teatri di guerra e che da lì sia poi tornato per poi compiere l'attentato al concerto di Ariana Grande alla Manchester Arena.
Che lo ricordiamo, ha causato finora
22 morti e più di 100 feriti fra giovani e giovanissimi, fra cui molti ancora lottano fra la vita e la morte. Si indaga dunque sul personaggio e sul suo passato, anche se la polizia britannica mantiene sulla cosa il riserbo più stretto, cercando di andare a fondo per comprendere se vi siano altre persone con cui Abedi poteva essere in contatto o se qualche dettaglio sulla sua vita o sulle sue frequentazioni possa portare ad individuare collegamenti degni di interesse. E proprio in questo senso vanno gli
arresti di tre persone nella zona fra Chorlton e Ashton, ma ancora non ci sono dettagli sulle persone fermate e quale ruolo possano avere avuto un ruolo nella vicenda.
Intanto in Inghilterra la tensione è altissima e il premier
Theresa May ha deciso di innalzare il livello di
allerta terrorismo al grado più alto, da "
grave " a "
critico", il che sta a testimoniare, come la stessa May aveva detto nelle ore successive all'attentato, che un nuovo attacco potrebbe essere imminente. Ovviamente, in conseguenza dell'innalzamento del livello di allerta, verrà aumentato il numero di soldati e poliziotti sulle strade britanniche per garantire un miglior controllo del territorio.
Isis ha rivendicato l'attacco dicendo che "uno dei soldati del Califfato è riuscito a posizionare ordigni esplosivi in mezzo a un raggruppamento di crociati nella città britannica di Manchester''. ''Per chi venera la Croce e i loro alleati – dice ancora il messaggio di rivendicazione – il peggio deve ancora venire''.
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