

Si ferma su Marina
Berlusconi, la ruota dei nomi che girano intorno alla leadership del
centrodestra. Dopo il “No” di Sergio
Marchionne alla chiamata di Silvio Berlusconi, è arrivata come ormai ogni
volta in queste occasione, la possibile scesa in campo della figlia del
Cavaliere. A mettere la pulce nell’orecchio è stato il quotidiano “La Verità”, diretto da Maurizio Belpietro: “Vista
l’impossibilità di candidarsi in prima persona, Berlusconi avrebbe già
individuato la primogenita Marina come capolista”.
Dietro il direttore
Belpietro, si sono poi lanciati il Messaggero, mentre Il Fatto Quotidiano
ma ha fermare qualunque speculazione è intervenuto, come al solito, la diretta
interessata: “Una mia candidatura – ha spiegato - è una ipotesi che non è mai stata presa in
considerazione né da me, né da mio padre e che smentisco ancora una volta nel
modo più categorico". "Per il grande rispetto e la concezione stessa
che ho della politica - continua Marina Berlusconi - ritengo che la leadership
in questo campo non si possa trasmettere per successione dinastica".
Va ricordato che “lady
Berlusconi” è da anni alla guida di Mondadori
ed è la manager più apprezzata nella holding di famiglia e in passato si è
lanciata in invettive politiche sui giornali per difendere aziende e affari.
Certo la sua candidatura di una donna di ferro come lei,
stuzzica da anni Silvio Berlusconi, in modo particolare in un momento come
questo dove le donne sono ai vertici del mondo politico: Merkel in Germania e Theresa May in Inghilterra, solo per fare i
nomi più importati. D’altra parte mettere in prima fila Marina significherebbe
farla ritrovare sotto il fuoco incrociato che ha sfiancato negli ultimi
vent'anni suo padre.