
Anthony Banbury, capo della
missione Onu che in
Africa Occidentale sta combattendo contro il virus, ha spiegato al
Telegraph:
“Il virus dell’Ebola potrebbe mutare e diffondersi per via aerea se l’epidemia non verrà tenuta sotto controllo velocemente”.
Il virus dunque potrebbe
trasmettersi anche con il respiro.
Questo l'allarme lanciato dalle Nazioni Unite
all'indomani del primo caso statunitense. "L'uomo contagiato - è stato comunicato oggi - sarebbe stato a contatto con almeno 80 persone".
Cresce l'allerta anche in Italia. "Siamo pronti anche per l'evacuazione di eventuali nostri pazienti", ha detto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo la notizia del primo caso diagnosticato negli Stati Uniti.
"Quello di cui dobbiamo preoccuparci - ha chiarito - è di fermare l'epidemia, perché se questa dovesse diffondersi, allora potrebbe creare problemi per il trasporto delle persone in tutto il mondo".