

Una vera e propria battaglia legale, senza esclusione di colpi e dall'esito ancora imprevedibile.
Ne è protagonista una
coppia gay bloccata da mesi in Thailandia dopo che la donna che si è prestata a partorire per loro una figlia si
rifiuta di consegnare la bambina, di nome Carmen, sostenendo che non era a conoscenza che erano gay.
La coppia, formata da Gordon Lake, un americano, e dal marito spagnolo, Manuel, è da gennaio in Thailandia, visto che la donna si è sempre rifiutata di firmare i documenti necessari alla bambina per ottenere il passaporto.
Alla base di questa decisione l'omosessualità dei due che lascerebbe interdetta la donna circa il futuro e l'educazione della nascitura.
Da gennaio, Gordon Lake, il marito Manuel, la piccola Carmen e il fratellino Alvaro, 23 mesi, nato tramite maternità surrogata in India, vivono in una località segreta di Bangkok, nel terrore che le autorità possano portargli via la neonata.
«Un vero e proprio incubo», ha detto Gordon Lake al Guardian. «Il peggio che potesse capitarci».