

E' arrivato alle 9.35 al Santuario di Czestochowa, accolto a braccia aperte dal popolo polacco. Un vero e proprio bagno di folla per Papa Francesco, salutato dalle bandiere bianche e rosse agitate dai fedeli, giunti in pellegrinaggio nell’immenso piazzale antistante il luogo di devozione mariana più antico e frequentato della Polonia. “Benvenuto Santo Padre, benvenuto a Jasna Gora”, ha annunciato lo speaker prima in italiano e poi in polacco. Imponenti le misure di sicurezza che però non hanno scoraggiato questo tributo della Polonia ai piedi della loro Regina. Il Papa ha salutato i monaci anziani in carrozzella e un bambino disabile, che ha accarezzato e baciato. Poi la sosta in preghiera, su un trono bianco, nella cappella della Madonna Nera, dove è stato accolto dal padre superiore e dai padri che reggono la basilica. Questa di oggi è la diciasette visita di un Pontefice a Jasna Gora (Giovanni Paolo II è stato 15 volte a rendere omaggio alla Madonna Nera, una volta Benedetto XVI).
"Il popolo polacco ha superato, nell'unità, tanti momenti duri. Oggi la Madonna Nera di Jasna Gora
infonda il desiderio di andare oltre i torti e le ferite del passato e di creare comunione con tutti, senza mai cedere alla tentazione di isolarsi e di imporsi". E' stata questa l'invocazione commossa di Papa Francesco: "Chiediamo tutti insieme al Signore di lanciarci nell'avventura della misericordia! Lanciaci nell'avventura di costruire ponti e abbattere muri, recinti e reti; lanciaci nell'avventura di soccorrere il povero, chi si sente solo e abbandonato, chi non trova più un senso per la sua vita".
Bergoglio ha poi lasciato Czestochowa in elicottero per fare rientro a Cracovia. Durante la messa c'è stato anche un fuori programma: Papa Francesco è inciampato mentre incensava l'altare all'esterno del Santuario di Czestochowa ma si è subito rialzato con l'aiuto dei cerimonieri e ha ripreso immediatamente il rito senza problemi.