
Trattati di Roma, è il sessantesimo anniversario della firma: la cerimonia ufficiale è dentro l'Aula in pompa magna. Tutti a salutare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. C'è anche la fanfara e Boldrini Grasso a fare da padroni di casa. Il presidente del Consiglio, Paolo
Gentiloni, è anche lui tutto calato nella più alta formalità, ancora più sobrio, elegantissimo e secondo il più consono stile "ufficiale". Oggi Montecitorio ha un sapore vagamente monarchico, se non fosse che la festa storica con la Monarchia non ha nulla a che fare.
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anche Gianfranco Fini tra i presenti in Aula, la sua scelta è quella di vivere l'evento un po' defilato, esce in cortile per fumare una sigaretta, tutto molto in solitaria.
Disinteressati alla cerimonia sembrano tre personaggi, a cui piacciono più le "larghe intese in corridoio": C'è Umberto Bossi che si aggira, Augusto Minzolini ed Emanuele Fiano. Per Bossi la giustificazione c'è: la Lega ha disertato.
COSA SI FESTEGGIA
Si festeggia il 25 marzo la festa dell'Europa, l'avvio del processo di integrazione europea. Protagonisti i ministri degli esteri di cinque Paesi europei firmarono le carte oggi fondamento dell'Unione. Due trattati: quello costitutivo della Comunità Economica Europea (CEE) e quello della Comunità europea dell'energia atomica (EURATOM).
Nasce a palazzo Senatorio l'Europa. Nella sala degli Orazi e Curiazi col ministro degli Esteri Gaetano Martino e il presidente del consiglio Antonio Segni, per l'Italia, i ministri degli esteri di Germania (rappresentata anche dal cancelliere Konrad Adenauer), Lussemburgo e Belgio, Francia, Olanda.
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